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Storia di una eclissi di luna

Storia di una eclissi di luna

Sera 20.01.2019…..ci siamo quasi

 

Mi sono prefissato una nottata piena di luna. Non posso di sicuro perdermi un’occasione simile. Il tempo per fortuna ci accompagna e già dalla prima serata  regala un cielo sereno che fa presagire una visione spero entusiasmante.

Cerco di riposare alcune ore ma alle 3.30 non resisto più e sono in osservatorio, il passaggio dal caldo del letto ai -5 dell’osservatorio procura subito una sveglia forzata.

La luna mostra tutta la sua imponenza e la sua luce copre la visione delle molte stelle in cielo.

Inizio con l’accensione dei computer di gestione cupola, telescopi, camera. Nonostante tutte le operazioni si possano effettuare al calduccio in remoto, rimanere in cupola nonostante il freddo ha sempre il suo fascino. Il tutto è come una orchestra dove gli apparati sono i musicanti e il software il direttore.

Si aprono i portelloni, il telescopio si muove in direzione della luna e l’apertura della cupola lo insegue precisa. Fatto questo si iniziano tutte le procedure di calibrazione, messa a fuoco, ricerca dell’esposizione migliore, sapendo che nel corso della nottata bisognerà fare dei ritocchi per avere sempre le immagini al meglio. Sono le 4,15 quando tutto sembra impostato correttamente, quindi manca pochissimo all’inizio dello spettacolo. Alla 4,20 si da il via alle danze e la fotocamera (non il CCD perché quest’ultimo è monocromatico, condizione indispensabile per fare fotometria e quindi ricerca) inizia a scattare immagini, una ogni 30 secondi, con l’esposizione iniziale di 1/250 di secondo a 100 ISO e la cupola segue silenziosa il telescopio contrastando il movimento della terra. Bisogna ricordarsi di adattare l’inseguimento in modalità “Moom” in quanto diverso dal moto siderale.

Alle 4,25 la luna comincia ad adombrarsi ed il grande spettacolo della natura che sempre ha affascinato ed anche impaurito i popoli ha inizio.

Mentre l’orchestra continua a suonare silenziosa alle mie spalle, mi siedo su di una sedia all’esterno a godermi lo spettacolo, manco fosse estate. Intorno alle 5,05 sento la porta di casa che si apre e vedo Tita assonnatissima che viene verso di me tutta imbacuccata e subito rimane meravigliata dallo spettacolo, ormai siamo a metà della totalità ed il cielo inizia a gremirsi di stelle. Allo zenit è chiarissima la costellazione dell’Orsa Maggiore, Verso sud/est la costellazione del Leone in tutta la sua imponenza. Ci sediamo entrambi silenziosi rapiti dallo spettacolo, anche perché dovranno passare dieci anni prima di poterne avere un altro simile.

Qualche minuto dopo spuntano anche Rosy e Aldo, a dimostrazione che la passione per gli spettacoli della natura è contagiosa.

Restiamo li tutti sino a che la luna è stata completamente rapita dall’ombra e il cielo pullula di stelle ed inoltre veniamo premiati dal passaggio di quattro belle meteore due delle quali molto luminose. A sud/est si profila un altro magnifico spettacolo dato da Venere,Giove ed Antares a formare un bellissimo triangolo con luminosità a scalare. Verso le 6,10 tutti ritornano a letto intirizziti, mentre io rimango a presidiare che tutto prosegua come deve e la luna si presenta così.

Alle 7,40 la luna ormai è troppo bassa per essere inquadrata, e quindi precedo allo spegnimento e alla chiusura dell’osservatorio.

Rientrato in casa trovo la mail dell’AAVSO che convalida la scoperta della nuova stella variabile numero 44 del progetto di ricerca  che portiamo avanti Andrea ed io. Il suo nome e P-VASSAR_V44 e questo il link all’AAVSO: https://www.aavso.org/vsx/index.php?view=detail.top&oid=684034

Questa bella sorpresa chiude in modo più che soddisfacente la nottata anche perché quest’ultima stella ci ha dato molto filo da torcere.

Per vedere il filmato dell’eclissi completa: Filmato eclissi completa

A questo punto non mi resta che andare un poco a riposare sperando in future osservazioni ricche come questa nottata……. augurio che faccio a tutti gli appassionati del cielo.

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21 gennaio 2019, eclissi totale di “super” Luna: guida all’osservazione

21 gennaio 2019, eclissi totale di “super” Luna: guida all’osservazione

L’inizio dell’anno nuovo ci regala subito un bellissimo evento astronomico, una eclissi totale di luna che avverrà il 21 di gennaio. Sarà adatta soprattutto a coloro che soffrono di insonnia in quanto il primo contatto con la penombra avverrà alle 03,36, e proseguirà sino al tramonto del nostro satellite. Alle 06,12 ci sarà il massimo con la luna a soli 16° sopra l’orizzonte e ci sarà l’uscita dall’ombra alle 07,50 quando la luna sarà ad un solo grado sopra l’orizzonte. Ovviamente tutto sarà spettacolare se le condizioni meteo saranno clementi. L’ultima, impareggiabile, si è verificata lo scorso 27 luglio, resa ancor più speciale dalla contemporanea presenza di Marte, quella stessa notte all’opposizione, ma parzialmente rovinata dalle molte nuvole presenti.

Dalla sua, l’imminente eclissi di gennaio ha il fatto che coinvolge una luna che si trova al Perigeo (punto più vicino alla terra) e quindi apparentemente più grande, dopo quasi un anno di assenza. La dimensione apparente della luna al perigeo, secondo la NASA risulta circa il 14% più grande della luna all’apogeo.

 

L’osservazione dell’eclissi totale di Luna si effettua ad occhio nudo: la naturalezza di tale visione è parte della spettacolarità del fenomeno. Beninteso, un binocolo e un telescopio offriranno un’immagine ben più grande, ma chi non dispone di alcuno strumento ottico sappia che non rinuncia a nulla di essenziale.

Ma cosa è una eclissi di luna.

Una eclissi di luna avviene quando i tre astri interessati, sole – terra – luna  si trovano allineati ed esattamente con la terra che si frappone tra sole e luna impedendo alla luce del sole di illuminare il nostro satellite. Questa configurazione si ha solamente quando la luna e nella sua fase di “Luna Piena”. Però a questa ricetta manca ancora un ingrediente, altrimenti avremo una eclissi di luna ad ogni ciclo lunare, bisogna quindi che luna e terra siano anche sullo stesso piano orbitale. Essendo il piano orbitale della luna inclinato di 5 gradi rispetto all’eclittica per avere una eclissi bisogna che l’allineamento avvenga quando la luna incrocia l’eclittica.

L’eclissi totale di Luna del 21 gennaio si produrrà nella seconda parte della notte italiana, sconfinando fino all’alba. Essa è la prima ed unica eclissi totale del 2019, visto che quella del 16 luglio sarà solo parziale.

L’evento è ben sintetizzato nella classica scheda grafica realizzata dalla Nasa:

Gli orari italiani (TU+1) dell’evento, sono i seguenti:

Primo contatto penombra: 03:36:30
Primo contatto ombra: 04:33:54
Inizio totalità: 05:41:17
Massimo: 06:12:16
Fine totalità: 06:43:16
Uscita dall’ombra: 07:50:39
Uscita dalla Penombra: 08:48:00

NB: a Cuneo alle 06,40 ora di fine della totalità la luna sarà a soli 12° sull’orizzonte e quindi le fasi seguenti non saranno più visibili in quanto la luna tramonterà dietro le montagne.

Per quanti intendono fotografare il fenomeno sarà bene che tengano a mente che nella fase totale la luminosità della Luna è grandemente ridotta: se per immortalare la Luna piena, in tutto e per tutto simile ad un paesaggio terrestre diurno, basta un tempo di esposizione dell’ordine di 1/125 s (a 100 ISO e f/11), la fase totale può richiederne uno dell’ordine del minuto o più, complicando non poco la situazione, visto il moto apparente est-ovest del cielo, indotto dalla rotazione terrestre. Se non si dispone di una meccanica predisposta, converrà trovare il miglior compromesso tra sensibilità (ISO), rumore ed effetto mosso.

L’osservatorio Astronomico  BSA augura una buona visione a tutti.