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Natale, I Magi e Astronomia

Natale, I Magi e Astronomia

Natale, i Re Magi e Astronomia.

 

Perchè parlare di queste cose? Non ve lo svelo subito, dovrete arrivare sino in fondo per scoprirlo. Su cosa videro i magi e cosa li spinse ad andare a Gerusalemme e poi a Betlemme proprio in quel periodo è una questione che da sempre ha stimolato la ricerca tra storici e astronomi.

Con ogni probabilità la nascita di Cristo non coincide con l’anno 0, come stabilì erroneamente uno studioso cristiano intorno al 535 d.C. Dionigi il Piccolo secondo il quale, dopo lunghi e laboriosi calcoli, fissò quella data (anno 0 o nascita di Cristo) nel 754° anno dalla fondazione di Roma. Ma andiamo con ordine e cerchiamo di mettere in fila ciò che abbiamo a disposizione.

Vangelo  secondo Matteo (II, 1-2):

Nato Gesù a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode, ecco, alcuni Magi vennero da oriente a Gerusalemme 2e dicevano: «Dov’è colui che è nato, il re dei Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarlo». […]Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire da loro con esattezza il tempo in cui era apparsa la stella […]Udito il re, essi partirono. Ed ecco, la stella, che avevano visto spuntare, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino.

Analizziamo ora i punti salienti singolarmente, punti che ci aiutano a stabilire con maggiore esattezza la data della nascita di Cristo:

ERODE

I fatto che i Magi parlarono con Re Erode ci dice già che tale incontro avvenne sicuramente prima del 4 a.C. in quanto la data della sua morte la possiamo datare con una certa sicurezza in tale anno. Questa sicurezza deriva dal fatto che lo storico Flavio Giuseppe scrive nel suo libro “Antichità Giudaiche” che Erode morì poco prima di una eclissi di luna visibile da Gerico e antecedente la Pasqua. In effetti vi fu il 13 marzo una eclisse parziale di luna avvenuta un mese prima della Pasqua Ebraica. (La Pasqua ebraica, ai tempi di Gesù, si celebrava ogni anno per ricordare l’esodo del Popolo d’Israele con l’attraversamento del Mar Rosso sotto la guida di Mosè per liberarsi dalla schiavitù d’Egitto. Il termine Pasqua deriva dall’ebraico Pesah, “passare oltre”.)

CENSIMENTO

Un altro indizio che ci aiuta a stringere il cerchio è la data del censimento volute da Augusto che secondo i vangeli si colloca fra l’8 ed il 6 a.C

Alla luce di queste prime analisi possiamo già restringere il campo indicando un periodo compreso tra l’8 a.C. ed il 4 a.C.

MAGI

I Magi in realtà non erano Re, ma con ogni probabilità degli astrologi e cioè gli astronomi dell’antichità persone quindi titolate a studiare gli astri ed a interpretarne il significato rispetto alla loro posizione nel cielo.

LA STELLA

A questo punto entra in scena l’astronomia che ci può fornire un validissimo aiuto. Se sapessimo esattamente cosa hanno visto i Magi riusciremmo a datare gli eventi in modo molto preciso, ma dobbiamo invece andare per esclusione.

La prima cosa che possiamo escludere con sicurezza sono gli eventi straordinari cioè molto appariscenti in quanto Erode quando interloquì con i Magi si informò quale stella videro e quindi non poteva essere un evento particolarmente vistoso altrimenti ne sarebbe stato già informato dai suoi Astrologi. Questo esclude comete molto luminose, nove o supernove.

Il fatto che la “Stella Cometa” sia entrata nella simbologia comune è probabilmente dovuto ad un dipinto di Giotto presente nella Cappella degli Scrovegni eseguito nel 1304 dove la “Natività” è rappresentata con una bella cometa nel cielo. Giotto fu probabilmente affascinato dalla visione della cometa di Halley che comparve nei cieli nel 1301.

Secondo le antiche cronache Cinesi vi è traccia di una debole Cometa comparsa nella costellazione del Capricorno nell’anno 5 a.C. e di una nova comparsa nella costellazione dell’Aquila nel 4 a.C. ma dobbiamo escludere anche questi eventi in quanto per quanto spettacolari non erano così rari da attirare l’attenzione dei Magi e soprattutto da indurli ad intraprendere un viaggio di quasi 1000 chilometri alla ricerca del Re dei Giudei.

Ma allora cosa videro i Magi di cosi particolare anche se non spettacolare ma dal significato così potente tale da indurli a intraprendere un lungo viaggio?

A QUESTO PUNTO ENTRA IN SCENA L’ASTRONOMIA

Molto probabilmente fu una congiunzione planetaria avvenuta nel 7a.C. Infatti in quell’anno vi fu una rarissima congiunzione tripla (tre volte nello stesso anno, il 29 maggio, 3 ottobre e 4 dicembre. Situazione facilmente ricostruibile con il software Stellarium o altri) tra Giove e Saturno nella costellazione dei Pesci. Le congiunzioni tra Giove e Saturno di per se sono eventi abbastanza rari che avvengono solo una volta ogni venti anni circa ma nella costellazione dei Pesci avviene una volta ogni 794 anni e quindi rarissima. Inoltre questo evento era sicuramente pieno di significato per gli antichi astrologi in quanto Giove era considerato simbolo di regalità, Saturno simbolo di giustizia e la costellazione dei Pesci, segno di acqua, associabile a Mosè e quindi al popolo ebraico. Queste tre simbologie messe insieme davano di conseguenza il segnale che in terra di Israele stava per nascere il grande Re che avrebbe portato giustizia nel mondo, come raccontavano le varie profezie.

Ed ora possiamo tentare una ricostruzione finale:

I Magi visto il segnale tanto atteso, la congiunzione di fine maggio, partono dalla Babilonia, e percorrono i 900 chilometri circa che li separano da Gerusalemme. Sono ricevuti da Erode e apprendono che le profezie davano Betlemme, 10 chilometri a sud di Gerusalemme come luogo della nascita di Gesù. Ripartono all’inizio di ottobre quando la seconda congiunzione in prima serata indica la direzione sud-est e la presenza della luna illuminata circa al 75% fa risaltare ancora di più la luminosità dei due astri affievolando la luce della altre stelle. Andando verso sud hanno i due astri di fronte a loro e sembra che siano guidati da essi. Quando arrivano a Betlemme gli astri stanno per culminare e quindi sembrano Fermi sopra Betlemme.

In conclusione:

Se consideriamo valida questa ipotesi la nascita di Gesù la possiamo collocare nel mese di settembre del 7 a.C.

Ora come ultima cosa e come accennato all’inizio, sappiate che il 21 dicembre 2020 al tramonto del sole purtroppo a soli 13 gradi sull’orizzonte, ma in ogni caso ben visibile vi sarà una congiunzione strettissima tra Giove e Saturno con una separazione di appena una decina di primi nella costellazione del Capricorno al confine con il Sagittario, evento straordinario che consentirà di rivedere ciò che i Magi videro nel 7 a.C. (a parte la costellazione) e avere nell’oculare del telescopio i due pianeti giganti

Buona visione e cieli sereni a tutti

Prima immagine reale di un “Buco Nero”

Prima immagine reale di un “Buco Nero”

La straordinaria  immagine reale di un Buco Nero

Per la prima volta nella storia l’uomo è riuscito a costruire l’immagine reale di un “Buco Nero” o meglio “dell’orizzonte degli eventi” che sta intorno al buco nero, la cui esistenza sino a ieri era solamente ipotizzata, confermando al tempo la teoria di Albert Einstein.

Ma andiamo con ordine.

Per poter raggiungere questo risultato (vedi sotto)

È stato necessario scegliere con accuratezza tutti gli ingredienti per raggiungere l’obbiettivo prefissato.

Ingredienti: SOGGETTO – STRUMENTI

Incominciamo con il soggetto.

Gli scienziati avevano due possibilità davanti a loro, il buco nero al centro della nostra galassia “Sagittarius A” abbreviato “Sgr A”, Buco nero supermassiccio componente caratteristica di molte galassie a spirale ed ellittiche, con una massa di circa 4 milioni di volte quella del nostro sole e distante solo 26.000 anni luce da noi, oppure il buco nero al centro della galassia M87 o Virgo A scoperta da Charles Messier nel 1781(M sta per Messier, lo scopritore, e 87 è il numero all’interno del catalogo Messier. In totale 110 oggetti scoperti) con massa di ben 6,6 miliardi di volte superiore a quella del nostro sole, ma distante ben 55 milioni di anni luce circa.

La scelta è caduta su M87 in quanto la sua posizione risulta frontale a noi, mentre invece per riprendere il buco nero all’interno della nostra Galassia avremmo dovuto superare molti ostacoli in più. Inoltre anche se M87 è molto più lontano (circa duemila volte) risulta anche circa duemila volte più massivo e quindi le dimensioni angolari dei due buchi neri sono simili e di circa 50 microsecondi di arco.

Scelto l’oggetto si è dovuto decidere quali strumenti utilizzare per poter superare le problematiche gigantesche che si prospettavano. Per raggiungere la risoluzione richiesta sarebbe stato necessario un radiotelescopio di dimensioni pari a quelle della terra e quindi si è usufruito della rete di radiotelescopi EHT (Hevent Horizon Telecope).

Usufruendo di tutti questi telescopi, con la tecnica dell’interferometria, si è riusciti ad ottenere la risoluzione necessaria. Ma le difficoltà da superare sono state enormi in quanto i radiotelescopi devono essere sincronizzati in modo perfetto al fine  di raccogliere esattamente nello stesso istante gli stessi segnali. Questo però non era sufficiente in quanto essendo gli strumenti in punti diversi della terra non avevano le stesse situazioni ambientali e quindi lo strato di atmosfera che distorce i segnali che arrivano dallo spazio non identico. Si è ricorsi allora all’aiuto di supercomputer per l’elaborazione e combinazione dell’enorme mole di dati raccolti (circa 10 petabytes, ogni patabytes corrisponde a 4000 terabytes.)

In conclusione, mettendo insieme più di due anni di lavoro di 200 scienziati si è finalmente arrivati a questa conclusione straordinaria, ovvero la prima immagine reale di un buco nero supermassiccio.

www.osservatorioastronomicobsa.it

Il viaggio della cometa di Natale (46PWirtanen) nella notte di natale

Il viaggio della cometa di Natale (46PWirtanen) nella notte di natale

Cliccando sul link sottostante potrete vedere il viaggio della cometa nella notte di natale. Questo filmato è un timelapse costruito con oltre 200 immagini per un totale di 2 ore del suo percorso nel cielo.

La qualità del filmato è piuttosto scarsa ma la necessità di una compressione pesante e la presenza della luna piena non aiutano affatto.  Buona visione a tutti

Viaggio della cometa