Author: Roberto Bonamico

Prima immagine reale di un “Buco Nero”

Prima immagine reale di un “Buco Nero”

La straordinaria  immagine reale di un Buco Nero

Per la prima volta nella storia l’uomo è riuscito a costruire l’immagine reale di un “Buco Nero” o meglio “dell’orizzonte degli eventi” che sta intorno al buco nero, la cui esistenza sino a ieri era solamente ipotizzata, confermando al tempo la teoria di Albert Einstein.

Ma andiamo con ordine.

Per poter raggiungere questo risultato (vedi sotto)

È stato necessario scegliere con accuratezza tutti gli ingredienti per raggiungere l’obbiettivo prefissato.

Ingredienti: SOGGETTO – STRUMENTI

Incominciamo con il soggetto.

Gli scienziati avevano due possibilità davanti a loro, il buco nero al centro della nostra galassia “Sagittarius A” abbreviato “Sgr A”, Buco nero supermassiccio componente caratteristica di molte galassie a spirale ed ellittiche, con una massa di circa 4 milioni di volte quella del nostro sole e distante solo 26.000 anni luce da noi, oppure il buco nero al centro della galassia M87 o Virgo A scoperta da Charles Messier nel 1781(M sta per Messier, lo scopritore, e 87 è il numero all’interno del catalogo Messier. In totale 110 oggetti scoperti) con massa di ben 6,6 miliardi di volte superiore a quella del nostro sole, ma distante ben 55 milioni di anni luce circa.

La scelta è caduta su M87 in quanto la sua posizione risulta frontale a noi, mentre invece per riprendere il buco nero all’interno della nostra Galassia avremmo dovuto superare molti ostacoli in più. Inoltre anche se M87 è molto più lontano (circa duemila volte) risulta anche circa duemila volte più massivo e quindi le dimensioni angolari dei due buchi neri sono simili e di circa 50 microsecondi di arco.

Scelto l’oggetto si è dovuto decidere quali strumenti utilizzare per poter superare le problematiche gigantesche che si prospettavano. Per raggiungere la risoluzione richiesta sarebbe stato necessario un radiotelescopio di dimensioni pari a quelle della terra e quindi si è usufruito della rete di radiotelescopi EHT (Hevent Horizon Telecope).

Usufruendo di tutti questi telescopi, con la tecnica dell’interferometria, si è riusciti ad ottenere la risoluzione necessaria. Ma le difficoltà da superare sono state enormi in quanto i radiotelescopi devono essere sincronizzati in modo perfetto al fine  di raccogliere esattamente nello stesso istante gli stessi segnali. Questo però non era sufficiente in quanto essendo gli strumenti in punti diversi della terra non avevano le stesse situazioni ambientali e quindi lo strato di atmosfera che distorce i segnali che arrivano dallo spazio non identico. Si è ricorsi allora all’aiuto di supercomputer per l’elaborazione e combinazione dell’enorme mole di dati raccolti (circa 10 petabytes, ogni patabytes corrisponde a 4000 terabytes.)

In conclusione, mettendo insieme più di due anni di lavoro di 200 scienziati si è finalmente arrivati a questa conclusione straordinaria, ovvero la prima immagine reale di un buco nero supermassiccio.

www.osservatorioastronomicobsa.it

Statistiche temperature mese di Marzo

Statistiche temperature mese di Marzo

Ed eccoci al consueto appuntamento con le statistiche delle temperature tra il mese di marzo 2018 ed il mese di marzo 2019 e, come dal mese scorso, l’andamento annuale 2018 su 2019.

Temperatura media mese di Marzo 2018:   7,72581

Temperatura media mese di Marzo 2019:   11,2194

Alla luce dei dati possiamo dire che il mese di Marzo 2019 è stato più caldo di  3,49354 gradi.

Se ora vogliamo provare, mese dopo mese a fare delle statistiche annuali, possiamo vedere che:

Il 2019 risulta più caldo rispetto al 2018 di 1,56742

Le considerazioni che si possono fare sino a questo momento sono di assoluto pessimismo, poca neve, pioggia praticamente assente, temperatura in forte aumento. Unica speranza e di avere una primavera ed una estate particolarmente piovosi e freschi in modo da rimpinguare i bacini che servono come deposito e scorta di acqua per l’estate soprattutto in agricoltura, ed anche avere ancora precipitazioni nevose in quota in modo da non subire nell’estate assottigliamenti preoccupanti dei ghiacciai.

Al momento il trend del mese di aprile e di temperature molto più fresche dell’anno precedente e ciò ci fa ben sperare.

Volevo ancora fare una considerazione: negli anni 70 sulle montagne del Cuneese l’accumulo di neve nella stagione invernale e primaverile arrivava a toccare i 28 metri di neve nel complessivo. In questo inverno ed inizio primavera siamo poco sopra il metro. Ricordo che a Chianale al posto di frontiera nel 1975 a metà mese di aprile l’asta della bandiera alta circa 4 metri spuntava appena dalla neve. Lascio a voi ogni commento

Grazie a tutti

Statistiche temperature mese di Febbraio

Statistiche temperature mese di Febbraio

Ed eccoci all’appuntamento con le statistiche delle temperature tra il mese di febbraio 2018 ed il mese di febbraio 2019, aggiungendo da questo mese l’andamento annuale 2018 su 2019.

Temperatura media mese di Febbraio 2018:   3,53929

Temperatura media mese di Febbraio 2019:   6,46552

Alla luce dei dati possiamo dire che il mese di Febbraio 2019 è stato più caldo di  2,92623 gradi.

Se ora vogliamo provare, mese dopo mese a fare delle statistiche annuali, possiamo vedere che:

Il 2019 risulta più caldo rispetto al 2018 di 0,604355

Ora, non si può ancora dire che il trend annuale sia sicuramente in aumento, ma se uniamo questo dato al fatto che per l’inverno in corso sia scesa pochissima neve in montagna e sono state quasi nulle le precipitazioni in pianura sicuramente non possiamo stare allegri e più che mai ci dobbiamo impegnare attivamente in prima persona per contrastare questo trend che ci può portare a conseguenze catastrofiche. I cambiamenti climatici è ormai dimostrato che non sono una invenzione di qualche catastrofista, ma un dato di fatto che possiamo verificare molto frequentemente.

Grazie a tutti

 

Statistiche temperature mese di Gennaio

Statistiche temperature mese di Gennaio

Anche se un poco in ritardo ecco finalmente i raffronti delle temperature tra il mese di Gennaio 2018 ed il mese di Gennaio 2019. Come già detto in precedenza le statistiche mensili non sono indicative di un vero andamento globale, ma servono per farci una idea di come si presentano i mesi e le stagioni, le vere statistiche per capire anno su anno come stiamo andando saranno fatte a fine 2019 e compariranno ad inizio 2020.

Temperatura media mese di Gennaio 2018:   5.14333

Temperatura media mese di Gennaio 2019:   3.42581

Alla luce dei dati possiamo dire che il mese di Gennaio 2019 è stato più freddo di  1.71752 gradi.

A questo punto non possiamo assolutamente dire che vi è una inversione di tendenza ne riscaldamento globale, ne parleremo a fine anno con dati alla mano.

Riassumendo le statistiche saranno mensili, stagionali ed annuali

Una cosa è certa, l’inverno che sta trascorrendo al momento è stato avarissimo di neve (ovviamente parlo della Provincia di Cuneo) come sempre più spesso accade, e questo sicuramente non è un bel segnale.

Un saluto e un grazie a tutti i visitatori che ad oggi hanno superato i 4800.

Buona domenica

Storia di una eclissi di luna

Storia di una eclissi di luna

Sera 20.01.2019…..ci siamo quasi

 

Mi sono prefissato una nottata piena di luna. Non posso di sicuro perdermi un’occasione simile. Il tempo per fortuna ci accompagna e già dalla prima serata  regala un cielo sereno che fa presagire una visione spero entusiasmante.

Cerco di riposare alcune ore ma alle 3.30 non resisto più e sono in osservatorio, il passaggio dal caldo del letto ai -5 dell’osservatorio procura subito una sveglia forzata.

La luna mostra tutta la sua imponenza e la sua luce copre la visione delle molte stelle in cielo.

Inizio con l’accensione dei computer di gestione cupola, telescopi, camera. Nonostante tutte le operazioni si possano effettuare al calduccio in remoto, rimanere in cupola nonostante il freddo ha sempre il suo fascino. Il tutto è come una orchestra dove gli apparati sono i musicanti e il software il direttore.

Si aprono i portelloni, il telescopio si muove in direzione della luna e l’apertura della cupola lo insegue precisa. Fatto questo si iniziano tutte le procedure di calibrazione, messa a fuoco, ricerca dell’esposizione migliore, sapendo che nel corso della nottata bisognerà fare dei ritocchi per avere sempre le immagini al meglio. Sono le 4,15 quando tutto sembra impostato correttamente, quindi manca pochissimo all’inizio dello spettacolo. Alla 4,20 si da il via alle danze e la fotocamera (non il CCD perché quest’ultimo è monocromatico, condizione indispensabile per fare fotometria e quindi ricerca) inizia a scattare immagini, una ogni 30 secondi, con l’esposizione iniziale di 1/250 di secondo a 100 ISO e la cupola segue silenziosa il telescopio contrastando il movimento della terra. Bisogna ricordarsi di adattare l’inseguimento in modalità “Moom” in quanto diverso dal moto siderale.

Alle 4,25 la luna comincia ad adombrarsi ed il grande spettacolo della natura che sempre ha affascinato ed anche impaurito i popoli ha inizio.

Mentre l’orchestra continua a suonare silenziosa alle mie spalle, mi siedo su di una sedia all’esterno a godermi lo spettacolo, manco fosse estate. Intorno alle 5,05 sento la porta di casa che si apre e vedo Tita assonnatissima che viene verso di me tutta imbacuccata e subito rimane meravigliata dallo spettacolo, ormai siamo a metà della totalità ed il cielo inizia a gremirsi di stelle. Allo zenit è chiarissima la costellazione dell’Orsa Maggiore, Verso sud/est la costellazione del Leone in tutta la sua imponenza. Ci sediamo entrambi silenziosi rapiti dallo spettacolo, anche perché dovranno passare dieci anni prima di poterne avere un altro simile.

Qualche minuto dopo spuntano anche Rosy e Aldo, a dimostrazione che la passione per gli spettacoli della natura è contagiosa.

Restiamo li tutti sino a che la luna è stata completamente rapita dall’ombra e il cielo pullula di stelle ed inoltre veniamo premiati dal passaggio di quattro belle meteore due delle quali molto luminose. A sud/est si profila un altro magnifico spettacolo dato da Venere,Giove ed Antares a formare un bellissimo triangolo con luminosità a scalare. Verso le 6,10 tutti ritornano a letto intirizziti, mentre io rimango a presidiare che tutto prosegua come deve e la luna si presenta così.

Alle 7,40 la luna ormai è troppo bassa per essere inquadrata, e quindi precedo allo spegnimento e alla chiusura dell’osservatorio.

Rientrato in casa trovo la mail dell’AAVSO che convalida la scoperta della nuova stella variabile numero 44 del progetto di ricerca  che portiamo avanti Andrea ed io. Il suo nome e P-VASSAR_V44 e questo il link all’AAVSO: https://www.aavso.org/vsx/index.php?view=detail.top&oid=684034

Questa bella sorpresa chiude in modo più che soddisfacente la nottata anche perché quest’ultima stella ci ha dato molto filo da torcere.

Per vedere il filmato dell’eclissi completa: Filmato eclissi completa

A questo punto non mi resta che andare un poco a riposare sperando in future osservazioni ricche come questa nottata……. augurio che faccio a tutti gli appassionati del cielo.

www.osservatorioastronomicobsa.it

info@osservatorioastronomicobsa.it

Finalmente le prime statistiche sull’andamento delle temperature.

Finalmente le prime statistiche sull’andamento delle temperature.

Sentiamo sempre parlare in modo allarmistico del veloce e continuo aumento delle temperature medie, e dobbiamo fidarci di ciò che ci viene detto, considerando che le voci sono spesso discordanti. Da questo mese sarà mia cura pubblicare, sia mese per mese e sia annualmente l’andamento delle temperature solamente per quanto riguarda le medie, per i dati analitici giornalieri è sufficiente andare alla sezione meteo e veder ciò che interessa, è inoltre possibile scaricarsi i file nei vari formati per farsi ognuno le proprie statistiche.

I valori medi che verranno mano a mano indicati sono piuttosto precisi in quanto sono la media di misurazioni fatte ogni minuto e quindi ben  1440 misurazioni giornaliere. Il fatto che ci si riferisca sempre a medie mese su mese, o anno su anno, viene fatto per azzerare gli errori che ci potrebbero essere sulle misure singole in quanto se ci sono errori vengono reiterati nello stesso modo su tutte le misure e le medie non ne sono affette.

Questo mese iniziamo con le medie riferite ad alcuni mesi del 2017 su 2018 e già possiamo intravedere come per avere un dato significativo bisogna avere i dati annuali. I mesi in questione sono quelli di agosto, settembre, ottobre 2017 su 2018. Prendiamo in esame solo questi mesi in quanto gli altri, causa problemi di connettività internet, non sono completi. I dato da metà dicembre 2017 sono invece continuativi e completi questo perché l’osservatorio è stato cablato sulla rete LAN della casa. Sotto la tabella in esame:

Come potete vedere a fronte di un mese di agosto con trend in diminuzione, vi sono i mesi di settembre e ottobre in aumento, con ottobre in aumento di quasi quattro gradi!!!!!

Dal mese di febbraio ci saranno le pubblicazioni mensili in attesa di tirare le somme a fine anno.

Un ultima considerazione, oggi 14/01/2019 giorno in cui sto scrivendo, sembra letteralmente primavera avanzata quasi estate, e le rose non solo stanno germogliando ma sta già mettendo i boccioli, sarà normale??

Arrivederci al prossimo mese

21 gennaio 2019, eclissi totale di “super” Luna: guida all’osservazione

21 gennaio 2019, eclissi totale di “super” Luna: guida all’osservazione

L’inizio dell’anno nuovo ci regala subito un bellissimo evento astronomico, una eclissi totale di luna che avverrà il 21 di gennaio. Sarà adatta soprattutto a coloro che soffrono di insonnia in quanto il primo contatto con la penombra avverrà alle 03,36, e proseguirà sino al tramonto del nostro satellite. Alle 06,12 ci sarà il massimo con la luna a soli 16° sopra l’orizzonte e ci sarà l’uscita dall’ombra alle 07,50 quando la luna sarà ad un solo grado sopra l’orizzonte. Ovviamente tutto sarà spettacolare se le condizioni meteo saranno clementi. L’ultima, impareggiabile, si è verificata lo scorso 27 luglio, resa ancor più speciale dalla contemporanea presenza di Marte, quella stessa notte all’opposizione, ma parzialmente rovinata dalle molte nuvole presenti.

Dalla sua, l’imminente eclissi di gennaio ha il fatto che coinvolge una luna che si trova al Perigeo (punto più vicino alla terra) e quindi apparentemente più grande, dopo quasi un anno di assenza. La dimensione apparente della luna al perigeo, secondo la NASA risulta circa il 14% più grande della luna all’apogeo.

 

L’osservazione dell’eclissi totale di Luna si effettua ad occhio nudo: la naturalezza di tale visione è parte della spettacolarità del fenomeno. Beninteso, un binocolo e un telescopio offriranno un’immagine ben più grande, ma chi non dispone di alcuno strumento ottico sappia che non rinuncia a nulla di essenziale.

Ma cosa è una eclissi di luna.

Una eclissi di luna avviene quando i tre astri interessati, sole – terra – luna  si trovano allineati ed esattamente con la terra che si frappone tra sole e luna impedendo alla luce del sole di illuminare il nostro satellite. Questa configurazione si ha solamente quando la luna e nella sua fase di “Luna Piena”. Però a questa ricetta manca ancora un ingrediente, altrimenti avremo una eclissi di luna ad ogni ciclo lunare, bisogna quindi che luna e terra siano anche sullo stesso piano orbitale. Essendo il piano orbitale della luna inclinato di 5 gradi rispetto all’eclittica per avere una eclissi bisogna che l’allineamento avvenga quando la luna incrocia l’eclittica.

L’eclissi totale di Luna del 21 gennaio si produrrà nella seconda parte della notte italiana, sconfinando fino all’alba. Essa è la prima ed unica eclissi totale del 2019, visto che quella del 16 luglio sarà solo parziale.

L’evento è ben sintetizzato nella classica scheda grafica realizzata dalla Nasa:

Gli orari italiani (TU+1) dell’evento, sono i seguenti:

Primo contatto penombra: 03:36:30
Primo contatto ombra: 04:33:54
Inizio totalità: 05:41:17
Massimo: 06:12:16
Fine totalità: 06:43:16
Uscita dall’ombra: 07:50:39
Uscita dalla Penombra: 08:48:00

NB: a Cuneo alle 06,40 ora di fine della totalità la luna sarà a soli 12° sull’orizzonte e quindi le fasi seguenti non saranno più visibili in quanto la luna tramonterà dietro le montagne.

Per quanti intendono fotografare il fenomeno sarà bene che tengano a mente che nella fase totale la luminosità della Luna è grandemente ridotta: se per immortalare la Luna piena, in tutto e per tutto simile ad un paesaggio terrestre diurno, basta un tempo di esposizione dell’ordine di 1/125 s (a 100 ISO e f/11), la fase totale può richiederne uno dell’ordine del minuto o più, complicando non poco la situazione, visto il moto apparente est-ovest del cielo, indotto dalla rotazione terrestre. Se non si dispone di una meccanica predisposta, converrà trovare il miglior compromesso tra sensibilità (ISO), rumore ed effetto mosso.

L’osservatorio Astronomico  BSA augura una buona visione a tutti.

 

Il viaggio della cometa di Natale (46PWirtanen) nella notte di natale

Il viaggio della cometa di Natale (46PWirtanen) nella notte di natale

Cliccando sul link sottostante potrete vedere il viaggio della cometa nella notte di natale. Questo filmato è un timelapse costruito con oltre 200 immagini per un totale di 2 ore del suo percorso nel cielo.

La qualità del filmato è piuttosto scarsa ma la necessità di una compressione pesante e la presenza della luna piena non aiutano affatto.  Buona visione a tutti

Viaggio della cometa

Fotografata la Cometa 46P/Wirtanen

Fotografata la Cometa 46P/Wirtanen

Anche se ancora molto bassa sull’orizzonte, circa 20 gradi al passaggio in meridiano e ancora non molto luminosa e quindi non visibile a occhio nudo, secondo le mie misure il nucleo è di circa undicesima magnitudine, rimane già un bell’oggetto dal punto di vista fotografico. Al momento la coda risulta non visibile in quanto allineata con il nucleo.

 

 

Intorno a metà dicembre potrebbe diventare visibile anche a occhio nudo e sicuramente con telescopi e binocoli. Seguirò la sua evoluzione e aggiungerò altre immagini appena ci saranno variazioni.

Buona cometa a tutti